Siete a Roma in camper, avete già giornate piene di cose da vedere e da fare, non vi serve di certo un consiglio su dove andare. Colosseo, Pantheon, San Pietro, Piazza di Spagna, Bocca della Verità, Trastevere … Basilica di San Paolo fuori le mura.
Ecco, qui mi vorrei agganciare: nel vostro tour c’è San Paolo.
Arrivarci è semplice: prendete la linea B della metropolitana e scendete alla fermata “Basilica San Paolo”, poche centinaia di metri a piedi e sarete arrivati. A me piace seguire questo percorso, in modo da arrivare dalla parte di Parco Schuster, percorrere il lato della chiesa, ed entrare pian piano nell’atmosfera.
Al termine della vostra visita, e vengo quindi all’argomento principale, se avete voglia, un paio d’ore di tempo e magari volete cenare fuori, vi invito a fare quattro passi alla Garbatella. Qui trovate qualche foto per iniziare a conoscerla.
Il quartiere si trova tra via Ostiense e via Cristoforo Colombo, proprio sopra San Paolo, e vi mostrerà sicuramente una delle anime di Roma, anche se dovrete un po’ cercarla tra le auto parcheggiate.
Per arrivarci riprendete la Metro B, una sola fermata in direzione Termini, e scendete a “Garbatella” (ma dai?).
Nato all’inizio degli anni 20, il quartiere ha caratteristiche architettoniche ed urbanistiche particolari. La parte storica della Garbatella è stata realizzata sul concetto di “lotto”, area formata dalle tipiche costruzioni abitative, con al centro giardini, cortili e spazi comuni, a volte addirittura orti. Ogni lotto è contraddistinto da un numero, erano 62 quelli originari, ed indicato da targhe in bassorilievo realizzate sul muro degli edifici. Passeggiando per le strade, potete tener impegnati i vostri ragazzi più piccoli nella ricerca delle targhe ancora esistenti.
Da notare sui bassorilievi, oltre al numero di identificazione ed all’indicazione della portineria di riferimento, la sigla ICP dell’Istituto Case Popolari che affidò la progettazione del quartiere a vari studi di architetti ed ingegneri.
Barocchetto romano, così è chiamato lo stile architettonico utilizzato, almeno inizialmente, nella realizzazione del quartiere. Tipico dell’epoca, lo ritroviamo anche in altre zone di Roma.
Una ricerca in rete fornirà tutto il necessario per avere informazioni approfondite sulla storia, l’architettura e l’urbanistica della Garbatella. Personalmente segnalo il sito romaapiedi.com che, ricco di informazioni, propone itinerari dettagliati per scoprire la città, e, da appassionato di fotografia, romaierioggi.it con belle immagini d’epoca.
Nessuna velleità urbanistica in questo mio articolo, ma solo il consiglio, da romano, di fare un giro in uno dei quartieri che sa ancora trasmettere un pacato ritmo antico.
Due sono le passeggiate che propongo: un breve giro che permette di vedere l’architettura tipica ed entrare nell’atmosfera del vecchio quartiere; un secondo percorso, più lungo, per chi vuole e può dedicare più tempo alla scoperta del rione. Non andate di fretta, camminate lentamente perché questo, secondo me, è il ritmo della vecchia Garbatella.
La prima passeggiata, quella più breve, è un anello che inizia e termina alla stazione della Metro B, è lungo poco meno di un chilometro e mezzo e questo è il suo tracciato.
L’incontro con il vecchio quartiere avverrà alla fine di via Giovanni Battista Licata: alla vostra destra il bel Lotto 8 di un color rosso mattone, un grande blocco di forma triangolare e facciata asimmetrica con accessi ad arco al cortile interno; davanti a voi, sul lato sinistro, il lotto 15 formato da varie costruzioni più piccole, di tre piani ciascuna, raccolte in un unico cortile cinto da un muro.
Purtroppo le antenne sui tetti, qualche condizionatore, le parabole e le auto parcheggiate stridono un po’ con le caratteristiche urbanistiche ed architettoniche, ma il comfort moderno ha richiesto questo sacrificio estetico.
Proseguite nella passeggiata prendendo Via Giovanni Ansaldo: alla vostra sinistra costruzioni del 1926/27, alla vostra destra il lotto 15. Entrate nel quartiere e seguite il mio tracciato, ma ogni variazione che vorrete fare, specialmente nelle vie più piccole, andrà benissimo.
Noterete che alle costruzioni basse e circondate da cortili ed orti del primo periodo, si sono nel tempo sostituiti edifici più grandi, per accogliere la popolazione in crescita, mantenendo comunque le aree comuni esterne.
Verso la fine del giro, a Piazza Bartolomeo Romano, incontrerete il Cinema Teatro Garbatella (Palladium), terminato nel 1930, e, in via Edgardo Ferrari, lo Stabilimento Bagni, in funzione fino all’inizio degli anni ’60.
Da Piazza Bartolomeo Romano (come riferimento prendete il Palladium), per chi è interessato, è possibile seguire la variante (tracciata nell’itinerario) che, attraverso via Luigi Orlando, vi porterà a Piazza Benedetto Brin, dove è possibile vedere, sulla facciata dell’unico lotto, la targa che ricorda la posa della prima pietra del quartiere, ad opera di Vittorio Emanuele III. Era il 18 febbraio del 1920.
A questo punto non vi resta che tornare alla stazione della Metro oppure approfittare di uno dei locali in zona.
La seconda passeggiata che vi propongo, attraversa il quartiere e va dalla fermata Garbatella della Metro B fino alla sede della Regione Lazio da dove, attraversando via Cristoforo Colombo, potrete prendere un autobus per tornare verso il centro e la Stazione Termini, il tracciato è questo.
La parte iniziale è comune al primo percorso, quindi l’incontro con il vecchio quartiere avverrà sempre all’altezza del Lotto 8, passerete poi di fianco allo Stabilimento Bagni, ed al Cinema Teatro Garbatella (Palladium). Proseguite su Via Fausto Vettor e svoltate a destra in Via Domenico Chiodo per entrare in un comprensorio di costruzioni basse del 1926/27.
Ancora una volta, ogni variazione che farete andrà benissimo, il quartiere riserva sempre scorci e scoperte interessanti.
Manterrei solo due punti fermi: l’ingresso a piazza Giuseppe Sapeto con la discesa delle scale tra le due costruzioni del lotto 31 e 28, che conducono alla fontana Carlotta (sulla destra), ed il tratto che percorre via Giustino de Jacobis, costeggia il lotto 24 con i suoi 13 villini circondati da cortili interni, passa per piazza Sant'Eurosia ed arriva fino alla rotonda davanti all'ingresso della Regione Lazio.
Proprio la fontana Carlotta ci ricorda una delle possibili origini del nome Garbatella, che potrebbe derivare, appunto, da Carlotta (o Maria), che gestiva un’osteria della zona, tanto benvoluta dai viaggiatori da essere soprannominata “Garbata”, quindi “Garbata Ostella” divenuto “Garbatella”.
Una raffigurazione de “la Garbatella” la troviamo in Piazza Geremia Bonomelli, un mezzo busto in rilievo su una delle facciate dei palazzi. Certo le due donne sembrano molto diverse, scura e con i capelli sciolti la Carlotta della fontana, che tra l’altro dona acqua e non vende vino come un’Ostella, di carnagione chiara e prosperosa la Garbatella di Piazza Bonomelli. C’è chi dice siano due persone diverse, ma il fatto di base, la storia, la leggenda del nome a me piace: la Garbata Ostella ha dato il nome al quartiere.
Per la sosta camper a Roma ci sono varie possibilità e, naturalmente, nella scelta la priorità va alla facilità dei collegamenti pubblici per raggiungere il centro della città. Personalmente, anche se a volte ho sentito pareri discordanti dal mio, non consiglio mai la sosta libera in città, e nelle vicinanze delle zone descritte nell’articolo, ci sono due alternative:
Park Colombo parcheggio per auto sempre sorvegliato, con area di sosta per camper. Sosta su asfalto, autobus per il centro (attraversare via Cristoforo Colombo), ottima anche per sosta diurna o solo camper service.
Central Parking Roma (ex Parkbus) a Piazzale 12 ottobre 1492 parcheggio per auto e bus, con area di sosta per camper. Sosta su asfalto, vicina alla fermata della Metro B Garbatella, ottima anche per sosta diurna.
Una descrizione con tutti i dettagli utili ad individuare l'area di sosta più adatta alle vostre esigenze, la trovate nell'articolo Roma in camper.
Per chi viaggia con pelosetti a quattro zampe, il comune di Roma ha censito le aree ludiche per cani in questa pagina, in zona Garbatella c'è quella in via Rosa Raimondi Garibaldi Di fianco alla Regione), con fontanella, panchine e recinzione, ma senza alberi.
Sei già stato alla Garbatella? Ti è piaciuta?
Se vuoi, lascia un tuo commento qui sotto, anche breve, solo poche parole, per me è importantissimo. Grazie 1000 e …
Aggiungi un commento